
Sono finiti i tempi in cui James Bond riconosceva a colpo sicuro una spia
sovietica perchè ordinava del Chianti rosso con un bel menù a base di pesce.
Tra le mode degli ultimi anni vi è infatti quella di abbinare il pesce ai vini rossi, e magari anche ai rossi ben strutturati.
Del resto, anche i bianchi non sono più quelli di una volta, giovani e pallidi: il bouquet ricco, il colore giallo carico, la buona struttura e la capacità di invecchiare anche quattro o cinque anni sono tutti elementi che connotano i bianchi del Terzo Millennio.
Cosa bere, allora, con il rombo, la frittura e la grigliata di pesce?
Se una regola di base può essere quella di essere fedeli ad abbinamenti regionali e bilanciati, bisogna sempre considerare che quanto più magro è il pesce e semplice il metodo di cottura, tanto più ci si deve orientare su bianchi non molto strutturati.

Un baccalà mantecato si abbina bene con un bianco di gran corpo o un rosso fermo ma non troppo carico.
I crostacei amano i bianchi aromatici. E se non l'avete ma provato prima
lasciatevi tentare da un abbinamento a prima vista barbarico: ostriche e birra,
rigorosamente di produzione artigianale.
Una più rustica variante belga, sapida e gradevole, accompagna cozze, patatine fritte e birra.
Provate e vi ricrederete.
FONTE: http://www.baldiristorazione.it/br/lo_sapevi_che_con_il_pesce_non_vanno_abbinati_solo_vini_bianchi.3sp?pageNum=0
Nessun commento:
Posta un commento