martedì 11 maggio 2010

Crostini e Affini

Il termine Bruschetta é originario del centro Italia. E' un piatto povero contadino della cucina italiana, servito oggi perlopiù come veloce antipasto.In Toscana viene chiamato fettunta, in altri luoghi panunto.

In principio fu una fetta di pane di qualche giorno, scaldato o tostato sulle braci e appena strofinato di aglio e condito con un filo di olio vergine d’oliva e forse sale. Poi, con l’avvento e il successo del pomodoro, la nostra bruschetta cominciò ad evolversi, fino ai giorni nostri; prima stropicciata con pomodoro maturo e poi basilico, origano, formaggio olive, ma anche un ricco trito di carne e rigaglie arricchite da capperi o acciughe. Oggi i crostini hanno acquisito una nobiltà e una dignità tali da essere presenti su tutte le tavole, dal piccolo bar che propone l’aperitivo ai migliori ristoranti del mondo. Sulla fetta di pane, di solito appena tostata e profumata, si adagia di tutto, dalla polpa di granchio o gamberi ai migliori salumi e persino vere e proprie pietanze in miniatura sull’esempio delle tapas spagnole o ancora meglio dei pintxos baschi: in questo ultimo caso i crostini sono infilzati con stecchini colorati; nei locali si paga in base al numero di stecchini (e di bicchieri) che rimangono a tavola. Difficile immaginare un servizio simile in Italia. Un’ultima considerazione: se la fetta di pane è buona, qualunque cosa troviate in frigorifero o in dispensa ci starà proprio bene, appoggiata sopra…

Ecco qualche esempio:
stracchino e salsiccia rosolata
mozzarella e pomodoro
salumi e formaggi
acciuga e peperone arrosto
yogurt e salmone affumicato
cotto e fontina (e in forno con grill per un attimo)

FONTE: http://www.lacucinaitaliana.it/default.aspx?idPage=804
http://it.wikipedia.org/wiki/Bruschetta

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